Il mieloma multiplo è una tumore del sangue caratterizzato dalla proliferazione nel midollo osseo di cellule mielomatose ( plasmacellule ). Le cellule mielomatose si sviluppano nel midollo osseo grazie anche ad interazioni con le cellule del microambiente, tra cui quelle che distruggono la matrice ossea (osteoclasti). Questo porta ad un indebolimento della struttura ossea e spiega il perché il mieloma multiplo è spesso caratterizzato da dolori anche violenti, a volte dovuti a fratture ossee. Il mieloma multiplo e una malattia dell’anziano, anche se, più raramente è riscontrabile negli adulti. Rarissimo è il suo riscontro nei giovani adulti. Le cellule mielomatose, rarissimamente compaiono nel sangue periferico (leucemia plasmacellulare).
Il mieloma multiplo si associa in modo caratteristico alla comparsa nel sangue di una proteina anomala che può ritrovarsi anche nelle urine (proteinuria di Bence Jones).Questa proteina, che fa parte delle gammaglobuline, è un anticorpo secreto dalle cellule mielomatose che producono anticorpi tutti uguali (gammopatia monoclonale). Questo perché, le cellule mielomatose provengono da una massa tumorale clonale, cioè composte da cellule tutte uguali ad una cellula madre, che dà origine al clone neoplastico. Il mieloma multiplo generalmente è preceduto da una gammopatia monoclonale. Quest’ultima è una condizione relativamente frequente negli anziani che solo rarissimamente evolve in mieloma multiplo e che, quindi il più delle volte va caratterizzata e seguita nel tempo per confermarne la benignità.
Alla diagnosi di mieloma multiplo, oltre ai dolori ossei si possono avere i seguenti sintomi: anemia, insufficienza renale e ipercalcemia. Il trattamento va iniziato solo alla comparsa di uno o più di questi sintomi. Altrimenti, anche in presenza di elevati valori di componenti monoclonale e/o di un alto numero di plasmacellule nel midollo osseo, condizione che viene definita come mieloma multiplo asintomatico ( “smoldering Myeloma”), è opportuno procrastinare l’inizio della terapia e seguire nel tempo il paziente.
La terapia del mieloma, accanto ai chemioterapici ed all’autotrapianto di midollo osseo si è arricchita di nuovi farmaci che agiscono con meccanismi d’azione diversi, tra i quali la talidomide, il bortezomib (VELCADE) e la lenalidomide (REVILIND). Con queste nuove strategie terapeutiche la durata di sopravvivenza è aumentata sino a raggiungere e superare i dieci anni con remissione complete di malattie, una condizione dove si ha la completa scomparsa dei sintomi della malattia. L’unica terapia che consente di guarire il mieloma è il trapianto di midollo osseo allogenico, che va però utilizzato in casi molto selezionati.
L’ematologia Italiana supportata dal GIMEMA ( Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) è internazionalmente riconosciuta all’avanguardia nello studio di questa patologia e della sua terapia.
Prendere una decisione circa il trattamento richiede piena conoscenza, informazione accurata, un ragionato pensiero, e coraggio. Una sempre maggiore informazione riduce l’ansia e la paura del paziente e, quindi, lo porta a partecipare attivamente al percorso terapeutico e a prendere le "giuste" decisioni. Il paziente affetto da Mieloma Multiplo, necessita del contemporaneo intervento
di più operatori sanitari nell'assistenza. Una buona comunicazione riduce stress ed incomprensioni, creando condizioni di maggiore armonia e coordinamento anche tra coloro che prestano assistenza.
In tal modo, le persone malate saranno meno "sole" di fronte alla malattia.
Pertanto, qualora aveste necessità di saperne di più sul mieloma multiplo, sulle terapie e loro effetti collaterali contattate il forum o direttamente il Prof. Giuseppe Cimino, Direttore dell’Unità di Ematologia Universitaria di Latina al seguente indirizzo e-mail:
cimino@bce.uniroma1.it